L'acqua è bollente e le accarezza dolcemente il corpo sinuoso. Si insapona i capelli dorati e la schiuma soffice la avvolge. Anche le orecchie sono ovattate dal candido manto. Il getto della doccia le tamburella sulla nuca e le ricorda le giornate passate a letto ammalata, quando, dalla finestra chiusa, udiva il suono della pioggia. E' sola ed ha gli occhi chiusi, i suoi pensieri vagano chissà dove. Con la mano destra comincia ad accarezzarsi dolcemente. Parte dall'orecchio e scende verso il viso. Si sofferma sul seno e poi scende giù. Insinua un dito nell'inguine e viene scossa da un fremito. La fessura è umida e le labbra si dischiudono per permetterle di penetrarsi. Comincia a sentire calore e si scioglie di piacere. Ormai è un lago di umori.
Il movimento si fa più veloce e la penetrazione più profonda. Sente le gambe tremare così blocca la mano tra le cosce. Un piacere sadico, la fa fermare. La allontana momentaneamente dall'orgasmo imminente. Poi si rilassa e ricomincia. Si tocca velocemente, il movimento è furioso e con la mano sinistra cerca convulsamente l'appoggio del palo della doccia. Poi viene rumorosamente, respira affannosamente ed è costretta a sedersi. Il getto le arriva violento nel viso, tiene gli occhi chiusi e si sente benissimo, l'orgasmo l'ha squassata e i suoi pensieri vagano, chissà dove.
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