lunedì 19 dicembre 2011
Neverending
Cammina mollemente sulla rena, alle spalle un gruppo di tossici sfatti,  avanza verso il bar sulla spiaggia: un esagono di legno coperto da palme  secche. Sorride, è invecchiato rispetto all'ultima volta  che è stato  qui. Porta pantaloni beige e la camicia bianca leggermente aperta, la  barba appena accennata e i capelli scompigliati dal vento. Lo sguardo  fisso sull'assembramento di persone e l'allegro vociare che proviene dal  bar. Il barista mulatto alza lo sguardo e lo nota. Rimane esterrefatto  qualche secondo, poi salta il bancone e gli corre incontro gridando: "Lo  sapevo, cazzo! Lo sapevo, lo sapevo che un giorno avrei rivisto la tua  brutta faccia da queste parti!"-"Hey gente, guardate chi c'è!". Tutti si  erano girati e lo stavano osservavando, alcuni non credevano ai propri  occhi, erano passati 5 anni dall'ultima volta. Altri credevano fosse  morto, voci dicevano fosse in qualche isola tropicale, a godersi la  vita. Un brusio concitato, saluti e sorrisi. Alcune ragazze si  staccarono dal gruppo e gli corsero incontro. Strusciavano i loro  fianchi flessuosi sul corpo di lui, nella speranza di ottenere qualcosa.  Era sempre stato un bel tipo, bello e tenebroso. Le donne facevano a  gara per averlo, molte si vantavano di averlo avuto, ma poche avevano  avuto questa prerogativa. Lui comunque sorrideva a tutte e abbracciato a  due non può che compiacersi del fatto che queste facciano a gara per  mettersi in mostra ai suoi occhi.
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