Forse solo ora riesco ad avere la lucidità per rileggere e postare cose scritte qualche tempo fa...sono alla rinfusa, pezzi mai sistemati, ma non era la logicità quella che cercavo.
Quella che cercavo era una via d'uscita.
Un tarlo mi scava dentro, si ciba del mio sangue, si nutre della mia ragione.
scava, scava e non demorde ed io esco vinto da questo confronto.
Sono fuggito davanti al nemico, pensavo di averlo in pugno, chiuso ermeticamente dentro un cassetto del mio cuore ad impolverarsi come le cose vecchie.
Ma in realtà era solo un pacco ad orologeria,una scatola scherzo con il pagliaccio dentro.Che quando la apri salta fuori e ti spaventa.
A me spaventa, turba. Ogni tanto ci spiavo dentro, nella speranza si fosse svuotato.INVANO!!!
Era un meccanismo perfetto, sei mesi sono passati e puntuale il 6 si è aperto come una ferita pulsante. Si poteva aprire in qualsiasi momento, ed io giravo come un cane spaventato, fiutando il pericolo, temendo ad ogni passo, sudando ad ogni svolta!
Ora la scatola è aperta, provo a seppellirla, ma puntualmente la ritrovo sull'uscio.
Non sò quanto servirà, non sò quanto ancora dovrò soffrire, e non riesco a capire se sono io che cerco di trattenere questo sentimento doloroso dentro di me, l'unica cosa che ho ancora tua.
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le strade fioriscono come in primavera
l'aria è pervasa da mille colori
danzano sinuose come steli al vento
e il mio sguardo si posa su questo incanto
il sentimento frena i miei ardori
il cuore è ancora schiavo di una chimera
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